I geometri possono progettare un Impianto Termico?

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Sono diversi mesi che mi trovo a seguire delle discussioni qua e là sui forum e sul nostro gruppo Facebook dove tanti geometri  pongono la fatidica domanda: possono o meno progettare un Impianto Termico?

A sollevare la questione spesso sono dei tecnici che da anni si occupano solo di impianti e termotecnica e che, con la classica mentalità del dopoguerra, sollevano accese polemiche come se avessero inventato loro la trasformata di Fourier o il numero di Reynold e li avessero depositati presso l’ufficio marchi e brevetti sotto la voce perito evoluto.

Data l’aggressività con cui pongono le loro ragioni e trincerandosi dietro l’apparente nobile motivazione di voler difendere il cliente da progettisti impreparati, danno conseguentemente più che altro l’impressione di voler difendere il loro orticello .

Non a caso un antico detto recita: chi urla più forte ha torto.

Alla base di tutto c’è una normativa spiegata male ed applicata peggio dove hanno dato diritto a chiunque di firmare APE senza una minima cognizione di causa.

Legge 10 idem.

Architetti, Periti, Ingegneri e Geometri che si mettono a firmare Legge 10 esattamente come stessero facendo un APE dimenticandosi che quando si fa una Relazione Tecnica di ex-legge 10 è come se si stesse progettando un nuovo involucro-impianto e per questo motivo la questione dovrebbe essere presa un tantino più con le dovute cautele.

Se poi aggiungiamo il fatto che a chi controlla nel 99% gliene frega il giusto allora la frittata è fatta.

Non è forse vero infatti che nel 90% degli uffici tecnici comunali , l’impiegato addetto al controllo, quando  va bene ti chiede la legge 10 e poi la archivia senza neanche leggerla (non dico controllarla)?

Quando va male invece il tecnico comunale la relazione tecnica di ex-Legge 10 non la richiede neanche sebbene la Normativa Nazionale parli chiaro.

Invece se parliamo di progetto architettonico-strutturale e pratiche per abitabilità, ecco saltare fuori anche l’ultimo arrivato in comune che chiede documentazione a corredo…

Questo è quello che succede e lo dico perché lo vedo tutti i giorni.

Se poi andiamo a verificare la Legge 10 sul campo le cose sono messe ancora peggio.

Infatti se hai avuto esperienza come Certificatore Energetico, quasi sicuramente ti sarà capitato di fare degli APE per delle costruzioni recenti.

Per fare ciò , se sei stato un tecnico diligente, hai richiesto copia della Legge 10 per reperire i dati.

Dati interessanti e approfonditi riguardo vari coefficienti, Diagramma di Glaser, dati di impianto.

Peccato che spesso quanto c’è scritto in legge 10  non corrisponde a quanto realmente installato o costruito.

Progettato A, installato B.

Legge 10 firmata da chi aveva venduto l’aria fritta al committente e l’idraulico era andato a mano libera installando secondo la sua esperienza.

Oppure installando macchinari dove ci guadagnava di più come ricarico.

In questa situazione viviamo in Italia e per tutte questa serie di motivi mi sento di dire tranquillamente che ad oggi almeno il 50% delle leggi 10 sono false.

E io come Certificatore Energetico mi sono trovato spesso, all’inizio della mia carriera,  a dover indicare la fonte evoluta del dato (la Legge 10 appunto) che non corrispondeva assolutamente alla realtà dei fatti.

Ma il punto non è questo.

Il punto è che per firmare queste relazioni tecnica ci deve essere una seria preparazione tecnica di base sia sull’involucro che sull’impianto che pochi tecnici hanno.

“Termotecnici evoluti” compresi.

E se qualcuno di questi la sa fare è perché magari ha avuto la fortuna di essere affiancato da chi gliel’ha spiegata oppure ha ricevuto in eredità lo studio di famiglia dove si masticava già la legge 373 del 1976.

Io purtroppo questo privilegio non l’ho avuto e mi sono dovuto costruire da zero professionalità e competenze sia attraverso gli studi di Ingegneria ma soprattutto sul campo.

E un geometra può firmare una Legge 10?

Esiste una sentenza del Consiglio di Stato Che dice di sì e la potete scaricare da QUI

Ma il punto non è poterla fare quanto il saperla fare (bene).

Un conto è saper fare un progetto Termotecnico un conto è saperlo fare anche nel rispetto della Normativa depositando una legge 10 completa di progetto di impianto termico.

Perché è vero che in legge 10 l’involucro sarà fondamentale e dobbiamo progettarlo in modo che consumi meno possibile ma se dell’impianto non sai nulla di cosa stiamo parlando?

Ci mettiamo le scarpe senza legare i lacci?

No.

Quindi cosa facciamo?

Improvvisiamo o sentiamo da chi ne sa più di noi?

E non dirmi che ti lascerai manipolare da corsi tenuti da aziende installatrici in palese conflitto di interessi su temi di installazione.

Se un cliente viene da te, e ti chiede cosa gli consigli di installare, cosa fai se di impianti non sai nulla?

Gli consigli l’onesto idraulico a cui conviene installare la pompa di calore X piuttosto che Y perché prende la percentuale?

Se sei un tecnico con la testa sulle spalle, al di là se sei ingegnere, geometra o architetto tutto questo non te lo puoi permettere.

Per questo motivo oggi è tuo dovere essere formato sugli impianti termici in modo professionale per consigliare al meglio il tuo cliente.

Almeno su quelli più comuni richiesti oggi sul mercato residenziale (caldaia a condensazione, pompa di calore, riscaldamento a pavimento ect).

Ed è per questo che è nato il Corso da Certificatore a Termotecnico.

Per darti gli strumenti e le conoscenze che ti permetteranno di progettare gli impianti più comuni oppure di controllare il lavoro degli altri.

Di sapere se un idraulico o il termotecnico ti stiano prendendo in giro quando ti dicono che devono installare una determinata pompa di calore per soddisfare i nuovi requisiti di legge.

O quando lo stesso cliente viene da te e vuole installare quel tipo di impianto perché ha sentito da suo cugino al bar che oggi conviene fare così.

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2 Commenti

  1. sono contento di aver trovato questa pagina sante verità scritte , vorrei cortesemente una informazione tecnica da ciò che ho sentito dire , un esame termotecnico in un appartamento sito in un condominio di 15 unità ,l’esame termico di ogni appartamento ci vogliono dai 20 ai 30 minuti , perché va fatto per ogni stanza compreso bagni e cucina , er oltre all’esame termico occorre anche una termografia dello stabile , è vero tutto questo in questo momento per accedere al bonus del 110 ? perché sono talmente preoccupato che dopo ci troviamo incasinati con l’agenzia delle entrate ,dei falsi geometri cene sono tanti , che poi al primo controllo sull’iscrizione all’albo non ci sono mica e neanche in camera di commercio come ci si puo tutelare vi ringrazio di avermi letto :pasquale

    1. Ciao Pasquale , la tempistica ipotizzata per ogni appartamento mi sembra più che realistica, riguardo invece all’esame termografico a nostro avviso è superflua (per non dire altro) se si tratta di un immobile anni 60-70 dove è facilmente ipotizzabile il tipo di pacchetto murario ma soprattutto l’analisi Termografica con la Termocamera per poter evidenziare i ponti termici ha bisogno di un salto termico di 10-15 gradi come minimo e d’estate direi che è abbastanza impossibile che ci siano queste condizioni. A nostro avviso Un Termotecnico esperto queste informazioni le sa dedurre benissimo senza termocamera con sufficiente grado di sicurezza. Invece per verificare che un geometra sia abilitato è disponibile per ogni collegio l’elenco degli iscritti che puoi tranquillamente verificare online, però se fossi in te indipendentemente da questo mi affiderei a qualcuno di referenziato oltre ovviamente abilitato. Saluti

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